C'è stato davvero del buono.
Serate cosi fan fatica ad essere dimenticate, anzi
ce ne vorrebbero ad libitum.
Ho giù la voce ;) e vorrei dire un sacco di belle cose,
ma preferisco lasciar intatto il ricordo caldo e appassionato
senza fronzoli e parole superflue.
Un grazie immenso però è obbligatorio.
Al pubblico che ha aderito al lato "culinario" con la sana
voglia di star insieme e condividere l'arte nelle sue più modeste
e preziose sfaccetature.
A Zonafranca. Morena, Paolo, il Lobo e il Tino e a tutti
gli altri che si son rimboccati le maniche, i polsi e i calzini.
Ai musicisti/registi/attori tutti. Eccelsi, grandi, emozionati e belli.
Dove ci porterà questo grande Fermento Emiliano?!...
Andiamo avanti tenendo botta come sempre.
ps buona vita, di cuore.
Marco
FERMENTO EMILIANO su Facebook.
Vera novità è Fermento
Emiliano, un viaggio partito con due caratteristiche che lo rendono unico.
Marco Sforza, noto cantautore reggiano, o meglio, come lui si definisce “uno
che scrive anche canzoni”, ne è l’ideatore. Supportato dagli artisti che hanno
partecipato e da Zona Franca, Associazione di promozione sociale dove la cultura
e la creatività trovano spazio, ha voluto con forza e determinazione,
scommettere su questo progetto. L’unicità è data dal prezzo del biglietto che è
pagato portando vitto fatto in casa, focaccine, erbazzone, biscotti della nonna,
un dolce e tutto quello che la fantasia suggerisce. Può accedere anche chi non
porta nulla. Altro fattore la fusione di diversi momenti artistici, che
alternandosi si amalgamano tra loro. Fermento Emiliano è un evento unico, tutto
in una sola serata, musica, teatro, cinema e cucina. L’espressione delle
diverse arti creative che nell’alternanza e nell’unione creano un suggestivo
momento di espressione artistica. Alla serata erano presenti ben oltre 200
persone, tutti “hanno pagato il biglietto”, la quantità e la varietà del cibo
portato é stata ben oltre le aspettative e dopo essersi rifocillati, è iniziato
lo spettacolo. Marco Sforza, istrionico, ironico, a volte malinconico
cantautore, sale nel palco e come se non si stesse prendendo sul serio, mentre
le sue doti artistiche confermano il contrario, eccolo improvvisare e dare il “via”.
Si alternano nello scorrere della serata, oltre a Marco, Marco Vergnani,
musicista dal sound preciso e trascinante, che con i suoi musicisti canta
canzoni con pezzi di vita. Andrea Fontanesi detto Fonta, un rocker senza tempo
ne spazio, senza filtri, solo l’anima dell’artista, dove i confini si annullano
e la musica scorre in perfetta armonia. Andrea Grossi, cantautore musicista le
cui canzoni hanno un linguaggio raffinato e moderno, raccontano storie,
personaggi e figure caratteristiche del nostro tempo. Damiano Debbi, autore e
regista di cortometraggi, narratore di storie che ci appartengono, viste con
sia con l’ironia sia con la profondità di chi le sente nascere dentro, ha
presentato il cortometraggio “ZeroZero”, i cui unici due personaggi sono un
partigiano ed un militare tedesco, un momento di vita di due uomini dello
scenario della seconda Guerra Mondiale. I Bad Brothers, attori che come dice il
nome, rappresenta con sagacia pezzi di spettacoli conosciuti, qui hanno
estrapolato un pezzo dal film “The Blues Brothers” reinterpretandolo a modo
loro. Tutta la serata è stata all’insegna del calore, della partecipazione e
dell’allegria. Marco Sforza ha fatto “capolino” sul palco tra le varie esibizioni,
ha interagito con gli artisti, ha giocato e improvvisato. Il pubblico non solo
spettatore, a tratti protagonista, coinvolto dagli artisti, con battute e
improvvisazioni, ha giocato un ruolo importante. Anche l’allestimento del luogo
ha contribuito nel successo della serata, tutto creato in una cornice soft
dando la sensazione di “essere a casa tra amici”, questo ha comportato uno
stato di benessere, di sentirsi amico o conoscente di persone mai viste prima
in modo naturale.
Così è iniziato il viaggio
di Fermento Emiliano, questa- dicono i promotori- è la prima tappa di un lungo
viaggio dove i nostri sensi si incontrano in un unico brodo primordiale. Una
scommessa, una provocazione, un’ambizione, che vuole raccogliere una parte del
sottobosco emiliano in un unico momento artistico.
La partenza eccellente
prevede un viaggio lungo…..
by
Katia Pizzetti
|